Grimaldi Blog
Una vista su Monteverde
Passato e presente " la regina delle colline" di Roma
Il quartiere è ricco di testimonianze storiche, essendo prossimo alla città antica, poiché sorgevano qui gli Orti di Cesare, numerosi luoghi di culto pagani ed alcune catacombe ebraiche e cristiane, tra cui quelle di Ponziano e di San Pancrazio, al di sotto dell'antichissima Basilica omonima.
Nell'antichità era attraversato dall'attuale via di Monteverde, che era un diverticolo della via Portuense, e il cui tratto iniziale è oggi individuabile nella via Parini, e dalla via Vitellia che collegava il Gianicolo con la costa tirrenica.
Nel Seicento, dalla fusione di diverse vigne fu realizzata a nord del quartiere la villa Doria Pamphilj, oggi il parco pubblico più grande di Roma, al cui interno sorge il Casino progettato da Alessandro Algardi e che fu espropriato e poi aperto al pubblico nel 1972. L'area della villa, insieme col Vascello e porta San Pancrazio, fu teatro nel 1849 di cruente battaglie per la difesa della Repubblica Romana.
Sulla base del piano regolatore del 1909, nell'area più prossima alle Mura è avvenuta agli inizi del Novecento la prima espansione urbana di Monteverde Vecchio (via Carini e piazza Rosolino Pilo), caratterizzato da villini signorili con giardino, inclusi dal vigente piano regolatore nella "città storica".
L'edificazione è poi proseguita durante il fascismo con le case popolari (soprannominate "i grattacieli") nella vallata di via di Donna Olimpia (occupata un tempo dal fosso di Tiradiavoli fino al Ponte Bianco, struttura ferroviaria inaugurata nel 1929), con l'ospedale del Littorio, oggi San Camillo, e con le palazzine sull'altro rilievo di Monteverde Nuovo, incentrato su piazza San Giovanni di Dio. Solo nel secondo dopoguerra è invece cominciata l'edificazione dei Colli Portuensi, in concomitanza con l'apertura dell'omonima strada come parte della via Olimpica.
Nella vasta spianata sotto il Ponte Bianco si apre il primo capitolo (Il Ferrobedò) di Ragazzi di vita, il celebre romanzo di Pier Paolo Pasolini, nel quale il ponte ritorna spesso come presenza funzionale e simbolica.
Storia di un "collegamento" che cambiò la vita industriale di Roma
La ferrovia sul Tevere
Il ponte fu costruito tra il 1862 e il 1863 da una società belga per consentire alla linea ferroviaria proveniente da Civitavecchia, che fino ad allora aveva avuto la sua stazione appena fuori Porta Portese, di congiungersi alla nuova stazione ferroviaria centrale di Termini.
La società belga effettuò il lavoro in Inghilterra, poi il ponte fu trasferito in pezzi a Roma, dove fu montato.
Inizialmente il ponte, costituito da arcate in ferro e ghisa appoggiate su piloni costituiti da tubi di ghisa riempiti di calcestruzzo, si sollevava nella parte centrale per permettere ai piroscafi e ai bastimenti armati di passare liberamente.
MARCONI E IL PONTE DELL'INDUSTRIA
Perché gli imprenditori immobiliari stanno rivalutando il
quartiere Marconi - Ostiense
Quali sono i trend del mercato immobiliare 2022?
Secondo l’indice Ipab dell’Istat, nel primo trimestre il mercato del mattone registrerà rialzi consecutivi fino al 12%, grazie alla rimodulazione della domanda immobiliare iniziata dalla fine del lockdown marzo-maggio 2020. Complici gli incentivi fiscali del Decreto Rilancio, il desiderio di avere un immobile da parte degli italiani rimane, facendo emergere nuovi trend di cui i principali:
Quartiere Ostiense
A seguito della proclamazione del Regno d'Italia, viene costruito nei primi anni '60, il Ponte dell'Industria che collega le aree di Ostiense e Portuense, divise dal fiume Tevere. Dapprima Ponte San Paolo ed adibito alla mobilità ferroviaria, viene sostituito da ponte di nuova costruzione agli inizi del XX secolo, passando ad altro uso.
Al giorno d'oggi è conosciuto ai romani semplicemente come Ponte di ferro e serve il trasporto su strada e la mobilità pedonale.
Antica Porta Ostiensis. A lato è possibile notare la Piramide Cestia, una tomba mausoleo della Roma Antica, entrambe costruzione imperiali
Etimologicamente deriva dal termine latino "hostia", cioè "vittima". L'area del quartiere Ostiense nasce a ridosso del centro storico di Roma, nello specifico, delle antiche Mura Aureliane, come accesso militare romano alle acque del mare. Ostiense comunque, prese il nome dall'antica "Porta Ostiensis" (caduta in disuso presto, in favore di altre antiche porte romane), dalla quale si estende via Ostiense collegante il Colle Aventino della città di Roma, al litorale di Ostia, che deve essere stata il primo vero successo militare degli antichi romani.
Oggi, questo monumento è chiamato Porta San Paolo per la, poco distante, enorme basilica papale di San Paolo fuori le mura, seconda per grandezza soltanto alla basilica di San Pietro in Vaticano. Intorno ad essa durante il processo di cristianizzazione medievale iniziò a formarsi nel IX secolo un insediamento fortificato che prese il nome di Giovannipoli, da Papa Giovanni VIII.
I personaggi antichi di Pietro, Paolo, e Giovanni, sono di riferimento per la religione cristiana in quanto apostoli missionari del Vangelo di Gesù vissuti al tempo di Cristo in Galilea, ed approdati nel mondo antico greco-romano in predicazione.